Niente sesso siamo Inglesi – Note di regia

Niente sesso siamo Inglesi – Note di regia

Portato in scena ininterrottamente nel West End dal 1971 al 1987 con il record di 6761 rappresentazioni consecutive, Niente sesso, siamo inglesi è tra i più duraturi successi nella storia del moderno teatro inglese. E nel 1973 Cliff Owen ne diresse anche una divertente trasposizione cinematografica.
In Italia la commedia scritta da Marriott e Foot fu portata in scena, per tre stagioni consecutive, da Jonny Dorelli, Paolo Panelli, Bice Valori e Alida Chelli nella fortunata edizione di Garinei & Giovannini. Dopo qualche anno di assenza, Niente sesso, siamo inglesi torna al Teatro Anfitrione di Roma (dal 15 al 26 marzo) con la Compagnia del Delfino e la regia di Giuliano Baragli.

Marriott e Foot, con la loro commedia spumeggiante e scanzonata, intendevano scardinare la facciata di perbenismo e apparenze che caratterizzava la società britannica del tempo. Uno stimato direttore di banca riceve un pacco pieno di fotografie pornografiche. Il caso innesca un’esilarante serie di fraintendimenti, equivoci ed errori che coinvolge, a partire dalla famiglia del protagonista, l’intera piccola comunità urbana. Il meccanismo è piuttosto semplice, quasi elementare: uno sbaglio che mette in moto un’inarrestabile catena di scatole cinesi che si aprono e si chiudono a discapito degli inconsapevoli protagonisti. Ne esce un ritratto impietoso di una società più attenta alla forma che ai contenuti, più preoccupata della reputazione che della sostanza. Ma ne esce al contempo un mondo fatto di silenzi e segreti, fatto di verità non dette e taciute, che rischierebbero di mettere in crisi tutto l’ordine costituito.
Niente sesso, siamo inglesi è una macchina comica perfetta, un meccanismo ad orologeria preciso costruito su serrati scambi di battute, campanelli che suonano in continuazione, porte che si aprono e si chiudono, personaggi che si trovano e si perdono. Non sono previsti tempi morti, così insegna il vaudeville: un errore nel sistema rischia di mettere in crisi l’unità di un testo piuttosto semplice che si regge unicamente su questa continua ricerca di comicità.

La trama è la stessa di tanti anni fa, anche se aggiornata: nonostante la rassicurante certezza della bella casa a pochi passi dalla Basilica di San Pietro, la tranquilla vita di una giovane coppia di sposi viene presto sottoposta a dura prova. I due ricevono infatti per sbaglio un enorme pacco postale ricolmo di materiale pornografico. Sotto l’occhio sempre attento del Vaticano, liberarsi dello scomodo fardello diventa un’impresa impossibile. I protagonisti della commedia si trovano inconsapevolmente e loro malgrado coinvolti una serie di scatole cinesi che nascondono contrattempi sconvenienti, fatti di segreti e silenzi, che rischiano di stravolgere il precario ordine costituito. E, come se non bastasse, a complicare il garbuglio, si inseriscono tre personaggi con caratteristiche a dir poco singolari che faranno letteralmente impazzire moglie e marito.

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